Weybourne ACK 130
Datazione
1990Categoria
SculturaMateriale / Tecnica
Luce solare e chiodi su legnoDimensioni
8 x 10.5 x 6 cm 60 x 20 x 64 cmCollezione
Museo d'arte della Svizzera italiana, Lugano. Collezione Cantone Ticino. Donazione Panza di BiumoNumero d’inventario
MCA1995/1071“Sto lavorando con una sorgente che si trova a 93 milioni di miglia di distanza e che attraversa lo spazio. È in un certo senso un’attività molto fisica, ma anche molto effimera.”
Weybourne ACK 129 e Weybourne ACK 130 appartengono a una serie realizzata nel 1990 sulla spiaggia di Weybourne, in Inghilterra. Varianti intimistiche della Land art, le opere sono “disegni solari”: attraverso una lente d’ingrandimento l’artista intercetta i raggi del sole, che si iscrivono sul supporto sotto forma di bruciature. In alcuni punti le linee si interrompono per riprendere poco dopo: simbolo dell’immensità dello spazio e del passaggio del tempo, questi intervalli tracciano il momento in cui le nuvole coprono il sole. I supporti privilegiati dall’artista sono legni di scarto raccolti in spiaggia, con chiodi e fil di ferro sporgenti.